La prima cosa che ti toglie il fiato, arrivando in Austria, sono i colori. Il titolo lo accenna, ma è veramente difficile descrivere la strana sensazione che si ha guardando un bosco e cogliendo infinite sfumature dello stesso colore, in una incredibile varietà di accostamenti, tra pini secolari, castagni e quanto di più bello possiate immaginare. Te ne accorgi avvicinandoti, appena sali su un loro treno di seconda classe dopo essere sceso da uno di prima dei nostri.

La prima cosa evidente e quanta strategia e attenzione ci sia dietro ogni scelta, con vagoni accoglienti che nei disingombri hanno seggiolini apribili, con bagni accessibili ai portatori di handicap, posto per le valige, e il controllore, sorridente ed educato, passa almeno due volte e ogni tanto passa anche un grosso poliziotto muscoloso, a controllare che tutto vada per il meglio.
E tutto perfetto, oltre che colorato, sono in stazione  che aspetto il treno, a fianco a me un raccoglitore della differenziata cosi pulito da fare impressione….sembra banale, ma scelte come queste e una manutenzione continua permettono di avere spazi puliti, l’educazione e la civiltà da tutti data e pretesa permettono di essere sempre sorridenti e allegri, come lo sono loro. E non lo sono per finta o durante le feste danzanti e colorate della loro tradizione, lo sono ogni istante mettendo il rispetto e le regole davanti a tutto, te ne accorgi per strade in cui non si sente mai suonare un clacson e te ne accorgi quando guardi i prati verde sempre perfettamente tagliati, le strade di montagna leggermente inclinate con un canale di scolo per la neve che si scioglie, te ne accorgi in centinaia di migliaia di piccole scelte  che fanno si che questo posto sia differente. Te ne accorgi perché anche tra di loro passano il tempona ringraziarsi, e si fanno continuamemte favori a vicenda. Esattamente l’opposto di noi italiani, mi verrebbe da dire.
E dopo essere rimasti senza fiato per la bellezza dei luoghi siamo arrivai al Cadonna, un vero esempio di perfezione alberghiera di alto livello: enorme, organizzato benissimo offre delle stanze vista montagna  piscina belle, accoglienti e molto

La prima grande differenza, rispetto all’Italia, è il grande coordinamento della macchina turistica Austriaca: le persone non solo collaborano, ma si coordinano per offrire al turista una esperienza unica da tutti i punti di vista, garantendo standard altissimi sia sul fronte ospitativo, che del benessere, del mangiare e del praticare sport.
Questo tipo di collaborazione, spesso assente in Italia, permette al turista che si rivolge all’Austria di pianificare ogni dettaglio della sua esperienza, potendo spaziare dalla vacanza relax, con  centri benessere e SPA molto ben organizzate, alla vacanza sportiva, con bravissime guide che rendono l’esperienza di una scalata ancora più emozionante.
Non è un dettaglio secondario, ma un tema importante, perché  spesso il turista fai da te non è sufficientemente organizzato per riuscire a godersi tutto ciò che l’esperienza ha da offrire, e anche noi prediligiamo molto avere una guida locale che ci aiuti a individuare le marmotte o i camosci, conoscendone molto meglio di noi le abitudini, i luoghi e i nascondigli. Per quanto possiamo essere bravi e avere un occhio allenato, fisiologicamente un guida locale ci darà dei punti e dei nascondigli che noi nemmeno ipotizzeremmo. Oltre a garantire che la nostra esperienza avvenga in sicurezza, riconoscendo cambi di clima, di venti, potendo così’ prevenire i rischi a cui spesso ci sottoponiamo andando da solo oltre i 2.000 in quota.
Questa esperienza non era solo per la scoperta del territori, bensì un workshop mondiale sul turismo sostenibile, workshop in cui abbiamo avuto modo di confrontarci con altre 28 nazioni sul modello ed il lavoro che stiamo svolgendo nel settore turistico: ne è emerso un forte interesse per il sistema di profilazione che abbiamo elaborato insieme al wwf, interessa che ci ha portati a valutare la possibilità di estendere anche all’estero i servizi che il sito offre, andando ad individuare i target che vi raccontiamo giornalmente su Piuturismo anche nel resto del mondo.
E ad offrire alle strutture straniere la possibilità di registrarsi e profilarsi, mettendosi alla priva con il nostro protocollo, ed esaltando e dando maggio visibilità a quelle più attente e preoccupate a fare del turismo sostenibile
L’Austria ha tantissimo da raccontare, la sua zona dei laghi (che ha me ha riportato alla mente Mammuth Lakes, in America , di cui scriverò nei prossimi gorni) che l’ha trasformata in une meta molto ambita per subacquei e apneisti, zona in cui è possibile organizzare vacanze full sport girovagando per quasi 100 laghi a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro.
L’altro elemento, che mi riporta sempre a pensare alla Bosnia, e il forte attaccamento e legame con le tradizioni: musiche, costumi e usi vengono raccontati al turista, rendendolo partecipe non solo del lato scenongrafico e di intrattenimento, ma entrando nella storia e nel motivo che si cela dietro quei balli, quei costumi e quai ritmi.
Si, perché per quanto ad alcuni possano apparire buffi e curiosi, bisogna osservarli ballare: non ballano, bensì mettono a disposizione ogni risorsa del loro fisico all’espressione di gioa e di godimento della musica che ascoltano, con performance che hanno ben poco da invidiate alla break dance, anzi, che spesso a livello fisico vanno ben oltre la fatica che umanamente si può immaginare di impegnare per il ballo. E il concetto del popolo che balla è un concetto che nella nostra tradizione si è sempre più perso, e rievocarlo, tenerlo in vita, portarne avanti la tradizione è un bellissimo modo per raccontare le proprie origini e i propri avi.
E quando esci, la mattina presto, a goderti un alba sulle montagne ancora innevate, vedendo le marmotte fare la vedetta in piedi sulle rocce, lo capisci bene perché ballano, e in qualche modo vien voglia di ballare anche a te.
E’ un paese da visitare, senza mai distogliere lo sguardo dalla strada, quando esci da una grande città e ti appare un castello come quello di Grand Budapest hotel, contornato da cascate e fiumi, fiumi da cui si può bere tanto pura è l’acqua che vi scorre.
E’ una esperienza tuta da vivere, tanto in quota quanto in pianura, e un territorio che non riesce mai ad annoiare, e regla emozion i forti ed intense come solo la natura selvaggia e brulla sa fare.

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Mauro Lattuada

Amo viaggiare in luoghi dove non vanno in troppi, amo la montagna ed il mare, nuoto e volo volentieri e tiro con l'arco olimpico. Sono operatore DAE Laico e operatore di primo livello di Protezione civile

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