L’itinerario de Il Trekking dei Laghi ci porterà tra le vette e i laghi del basso Abruzzo e dell’alto Molise, regione ricca di boschi, specchi d’acqua e di tante mandrie allo stato brado lungo tutto il cammino.
Programma del primo giorno:
Partenza dal Ranch a Castel di Sangro: in Abruzzo ma praticamente con un piede già in Molise visto che il confine della regione passa davanti al cancello del centro ippico.
Attraversiamo la Valle del Pantano, conosciuta anche come Valle del Rodeo perché in agosto gli allevatori locali vi organizzano una manifestazione con i cavalli del Pentro, fino alla sorgente Zittola.
I cavalli Pentro sono originari di queste zone, un tempo venivano impiegati come animali da soma o, purtroppo, da carne. Oggi trovano largo impiego nel turismo equestre. Nevrili ma docili, frugali e resistenti, hanno mantello baio o morello: nelle femmine sono tollerati il sauro e il grigio. Il ciuffo, la criniera e la coda sono lunghi e folti; l’altezza va dai 133 ai 137 cm. Si tratta di una delle razze italiane in corsa per il recupero genetico per un proprio registro anagrafico).
Si inizia poi a salire attraversando un pianoro chiamato Località delle Rapine, che prende il suo pessimo appellativo dal fatto che al tempo dei briganti era tristemente famoso per gli agguati in cui erano vittime i viaggiatori. I malcapitati, tuttavia, non potevano percorrere altra strada che questa, unico valico dell’antica ”coast to coast” che collegava il Tirreno e l’Adriatico.
Poi sempre più su, fino a pantanello e al suo altopiano.
Passando per Acqua Rionero, rientriamo in Abruzzo e da un crocevia nel bosco chiamato le Quattro Strade cominciamo a seguire in superficie il percorso che l’acqua compie nel sottosuolo per raggiungere da Alfedena il lago Di Castel San Vincenzo.
A San Nicola La Rocca, panoramicissimo strapiombo sulla valle di Isernia con vista fino al massiccio del Matese, imbocchiamo un sentiero nel bosco che ci porta a Campitelli e da lì a Valle Fiorita, nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Da quota 800 sul livello del mare, per tutto il primo giorno, continuiamo a salire.
Programma del secondo giorno:
Il percorso risulta leggermente più faticoso a causa delle discese fra i boschi a tratti anche abbastanza accidentate. Qui bisogna fidarsi del proprio cavallo, perché i suoi piedi devono trovare l’appoggio sotto un fitto strato di foglie morte, e il terreno pieno di pietre e rami nascosti è molto sdrucciolevole.
Da Valle Fiorita torniamo a Campitelli e, poi, seguendo il sentiero tracciato L2 raggiungiamo la Ruccia, nel comune di Barrea, a due passi dalle sorgenti del Rio Torto.
Si prosegue fino al Lago di Alefedena, chiamato anche ”Lago della Montagna Spaccata”, e poi per Alfedena stessa, tornando alla nostra altitudine di partenza, una volta imboccato il sentiero che costeggia il fiume Sangro, sotto il borgo di Scontrone. Ora tutto diventa facilissimo: un’ampia vallata ci riconduce alle scuderie, passando per Campo Dragone.