TransuMaja 2017 si concretizza con un viaggio a cavallo sul tratturo Ateleta Biferno, grazie all’iniziativa promossa dal Parco Equituristico Majella Morrone, i Cavalieri del Regio Tratturo e TurismoACavallo per Parchi A Cavallo. TransuMaja è l’appuntamento con la tradizione della transumanza nella zona del Parco Nazionale della Majella.
Il Tratturo Ateleta Biferno
Un nuovo viaggio su uno dei tratturi più antichi e prestigiosi, che si estende per circa 100 chilometri tra l’Abruzzo e il Molise, con partenza tra Roccaraso e Castel di Sangro, nel punto di congiunzione con il Tratturo Celano – Foggia, per giungere sino alla valle del Biferno, dove incrocia il tratturo Sant’Andrea – Biferno.
La tratta che si percorrerà è quella dell’antica “autostrada verde” che dalle zone montuose dell’Abruzzo giungeva alle valli del Molise per poi proseguire verso i pascoli della Puglia e in particolare nella zona garganica. I tratturi non servivano solo come strade di spostamento, ma dovevano assicurare ai greggi e alle mandrie che le percorrevano il giusto quantitativo di erba per il sostentamento durante la traversata. Per questo si parla di “autostrada verde”. Intorno alla strada principale c’erano distese di pascoli dove gli animali potevano nutrirsi. Tutti i paesi che si incontreranno, un tempo, erano segnati dai tempi della transumanza e ancora oggi si trovano tracce di quegli antichi passaggi. Proprio il tratturo Ateleta Biferno passa in un territorio, quello di Montefalcone nel Sannio, dove vive una razza di capra autoctona, conosciuta come la Capra di Montefalcone. La tutela di questa capra rientra nelle attività rivolte al recupero del tratturo, con la valorizzazione della biodiversità e delle antiche forme agro-pastorali.
Il viaggio a cavallo condurrà i cavalieri e le amazzoni dalle quote più alte dell´Appennino alla riva del mare, ripercorrendo il tratturo che tanto ha caratterizzato la storia, gli usi e costumi degli uomini e dei paesi posti lungo il suo tracciato.
TransuMaja – la tradizione della pastorizia nel territorio del Parco Nazionale della Majella
La pastorizia è l’attività storica che più ha lasciato segni nell’area protetta: praticata già nell’Età del Bronzo e rilanciata con la romanizzazione, giunse a coinvolgere nel XV secolo 30 mila persone e tre milioni di capi ovini transumanti dalle montagne abruzzesi alle pianure della Puglia sugli antichi tratturi.
La vita dei pastori era fatta di sacrifici e rinunce, caratterizzata da privazioni e stenti. D’estate, quando seguivano le greggi sui pascoli della montagna, erano costretti a vivere all’interno delle grotte adibite sia a stazzo, ricovero degli animali durante la notte, sia a rifugio del pastore e, quando non vi erano ripari naturali, costruivano rifugi in terra o in pietra a secco dalla copertura a cupola e a base circolare o quadrata.
Il cibo scarseggiava ed era costituito essenzialmente da ricotta siero e pancotto, una semplice minestra fatta con il pane secco e condita con poco olio. Si mangiava carne solo quando qualche pecora moriva, per cause accidentali o divorata dai lupi. La giornata era lunga e scandita dagli astri. All’alba si alzavano quando in cielo splendeva il pianeta Venere, a sera riposavano quando compariva la “ stella del pecoraio”.
L’altra attività è la coltivazione di cereali, grano e farro, e legumi, unita a uno sviluppo dell’arte molitoria; all’economia pastorale si collega una fiorente produzione di formaggi: pecorini, caciotte, caciocavalli, scamorze, giuncate, ricotte ovine e caprine, che in alcuni casi è tradizione affumicare. Ricco anche il repertorio di salumi: annoia, mortadelline, salsicce. Nelle aree pedemontane si coltivano la vite e l’olivo. Fiorente la tradizione dei dolci, con in evidenza i confetti di Sulmona.
Programma del viaggio a cavallo
Il viaggio a cavallo, della durata di sei giorni, si svolgerà lungo il Tratturo Ateleta Biferno, braccio tratturale che, attraverso Pescopennataro, Castiglione Messer Marino, Torrebruna e Celenza, raggiunge il Fiume Trigno ed in seguito, in territorio molisano, il vicino Tratturo L´Aquila-Foggia. Il giorno 10 ottobre, nel pomeriggio, è previsto l’arrivo dei partecipanti in Pietransieri (AQ) presso il Circolo Ippico “Il Castellaccio”. Qui avverrà il discorso di benvenuto e il briefing a cura degli organizzatori e saranno illustrati gli aspetti tecnico logistici del viaggio, con consegna di scheda dettagli e cartina del percorso. Seguirà cena di benvenuto in agriturismo.
I pranzi saranno al sacco e le cene in locali tipici, con menù esclusivamente a base di prodotti della cultura rurale abruzzese/molisana. Alla pratica equestre faranno da contorno attività e visite ai siti di interesse turistico.
Dove: Tratturo Ateleta Biferno – Abruzzo/Molise – Italia
Quando: dal 10 al 15 Ottobre 2017
Durata: 6 giorni 5 notti
Attività Equestre: viaggio a cavallo con carattere storico/culturale e ambientale sulle tracce delle antiche società pastorali, integrato prima, durante o dopo le varie tratte con visite ai siti di interesse turistico
Bardatura: Inglese da trekking (per le cavalcature in affido)
Andature: passo (trotto e galoppo solo su indicazione della Guida dopo attenta valutazione del gruppo e senza nessuna deroga alla sicurezza per cavalli e cavalieri)
Cavalli: Haflinger (per le cavalcature in affido) ben allenati ed addestrati
Livello Cavalieri: esperti ed allenati in possesso preferibilmente di Abilitazione a montare di grado superiore FITETREC / FISE
Attività opzionali: visite collaterali a siti di interesse turistico
Servizi opzionali: Navetta da e per Aeroporto d´Abruzzo e Stazione Ferroviaria Pescara