PiuDiving: guida alla sensibilizzazione all’ambiente

Categories
Approfondimenti

Il tuo diving può essere un posto di eccellenza per la sensibilizzazione ambientale! ...

Leggi tutto...

Quale è il problema?
Il tuo diving può essere un posto di eccellenza per la sensibilizzazione ambientale!

Chi meglio di te conosce  l’ambiente marino e si suoi abitanti, è in contatto quotidiano con tanti clienti e con altri operatori locali?  La vitalità del mare dipende quindi molto da te, da come riesci a trasmettere la tua passione e il tuo rispetto per la natura a chi si rivolge al tuo diving per scoprire la  natura!
Lo sfruttamento delle risorse marine dal punto di vista alimentare e per ricavarne souvenir (soprattutto  in alcune zone tropicali), sta mettendo  sotto pressione la biodiversità  e gli ambienti marini. A causa della domanda eccessiva, molte specie sono pescate  in modo insostenibile, con effetti a cascata su altre specie, considerando le strette relazioni esistenti tra i  vari organismi che popolano un determinato ambiente. In molti casi i turisti ignorano completamente questi impatti.
Hai quindi una formidabile opportunità per influenzare le scelte dei tuoi clienti, indirizzandoli  verso attività  a basso impatto ambientale. Inoltre puoi  fornire preziosissime informazioni su dove acquistare o consumare pesce o frutti di mare e su  quali specie sono protette o minacciate.

Che cosa puoi fare

  • Diario delle osservazioni naturalistiche. Per sensibilizzare sub e snorkelisti alla bellezza dell’ambiente marino, tieni nel diving e sul tuo sito web un diario aggiornato delle osservazioni e degli avvistamenti effettuati nel corso delle escursioni, corredandolo di fotografie e condividendolo poi sui Social Network.
  • Preleva la spazzatura. Raccogli l’eventuale spazzatura in cui ti imbatti nel corso delle tue attività, portandola a riva per un suo opportuno smaltimento.
  • Giornate di  volontariato per la pulizia dei fondali. Fatti promotore  e organizza  giornate di volontariato per la pulizia dei fondali.
  • Sostieni la creazione di zone “Libere da rifiuti”. La creazione di aree “Libere da rifiuti” aiuta a proteggere ecologicamente e economicamente ampie e importanti aree costiere.
  • Incentiva la destagionalizzazione delle attività subacquee, avviando forme di collaborazione con altro operatori della zona per favorire la fruizione dell’area marina al di fuori dei tradizionali periodi estivi.
  • Sostieni la creazione di aree marine protette. L’istituzione di Aree Marine Protette  (AMP) ha come conseguenza l’aumento della protezione in una zona, con conseguente  riduzione dell’ ancoraggio, della pesca, della raccolta di materiale e di pesci.  La presenza di un’ AMP migliora il valore economico e ecologico di una zona  e crea dei vantaggi competitivi per gli operatori turistici che lavorano in queste aree.
  • Sensibilizza all’ambiente marino  sub,  turisti, fotografi, appassionati e sui potenziali impatti che una attività subacquea o di snorkelling  può causare.
  • Sensibilizza i tuoi clienti. Rendi i tuoi  clienti consumatori informati! E’ importante informarli  sulle specie sensibili e su quali è meglio evitare di acquistare.
  • Sostieni pratiche di pesca sostenibile. Promuovi il consumo di pesci e  di frutti di mare non a rischio , pescati con tecniche non impattanti.
  • Scoraggia l’acquisto di souvenir di origine animale. Informa i turisti e i tuoi clienti su come evitare di contribuire a uccidere inutilmente gli organismi marini  che verranno poi trasformati in souvenir (esempio cavallucci marini, stelle marine o pesci palla essiccati, conchiglie, carapaci di tartaruga etc)
  • Osserva le leggi. Rispetta le normative internazionali, nazionali e locali per la cattura di specie marine.
Roberto Furlani

Triestino di nascita e milanese di adozione, sono titolare del portale "Il Piacere del Viaggio" , associato all'agenzia di viaggi & tour operator "Evolution Travel".  Per 15 anni  sono stato  il Responsabile dell'Ufficio Turismo del WWF Italia coordinando, tra l'altro, il Blog di WWF NaTuRe (Natura e Turismo Responsabile) e il network "Le Fattorie del Panda".

Condividi questo articolo:   Facebook Whatsapp Telegram Twitter Email

Lascia un commento

Leggi anche