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In viaggio con la famiglia, un’esperienza da non perdere!
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Se chiudo gli occhi e penso ai momenti belli trascorsi con la famiglia, mi vengono in mente soprattutto le scene dei tanti nostri viaggi...
Se chiudo gli occhi e penso ai momenti belli trascorsi con la famiglia, mi vengono in mente soprattutto le scene dei tanti nostri viaggi, in Italia, in Europa e nel mondo.
Non c’è che dire, viaggiare unisce: una bellissima esperienza che rende più vicini genitori e figli E’ una perfetta occasione, infatti, per condividere diverse sensazioni e valori come il rispetto del prossimo e dei suoi tempi, la diversità culturale e naturale, la voglia di avventura e di nuove esperienze vissute lungo la strada.
Viaggiare con la famiglia fa bene a tutti: gli orizzonti si espandono e si eleva il livello della consapevolezza di quanto sia bello stare assieme. Momenti che possono essere vissuti solo quando non si è circondati e sopraffatti dalle esigenze e dalle priorità della vita di tutti i giorni. Gli oggetti sono fugaci ma i ricordi durano per sempre!
Perché viaggiare con la famiglia?
Viaggiare con i nostri figli contribuisce a renderci genitori migliori! Perché? Perché il viaggio di famiglia richiede diverse capacità.
Infatti:
- Sapere pianificare…ma non troppo! Per viaggiare bene con i nostri figli dobbiamo pianificare bene la nostra avventura e assicurarci che siamo preparati per tutti (o quasi) i possibili imprevisti. In ogni caso, anche se non saremo pronti, va bene lo stesso! Le difficoltà e i problemi si affrontano e si risolvono assieme; un modo per cementificare il gruppo!
- Essere flessibili . Quando le circostanze ci costringono ad abbandonare i piani che abbiamo fatto, dobbiamo essere sufficientemente pronti per apportare modifiche al viaggio e trovare nuove soluzioni.
- Portare pazienza e sapere sdrammatizzare La stanchezza e alcuni disagi momentanei possono portare a discussioni e richieste e pretese che si deve essere in grado di gestire con il sorriso sulla bocca, sdrammatizzando la situazione.
Vedere il mondo da un altro punto di vista: quello dei nostri figli
Viaggiare con i nostri figli ci permette di vivere la vita con gli stessi occhi dei nostri figlie. Un passo indietro nel tempo e un modo per capire come, la stessa situazione, possa avere punti di vista differenti. E il migliore non è necessariamente il nostro 🙂 !
Per i bambini tutto è nuovo e incredibile e non stupiamoci se i nostri criteri di lettura della realtà sono diversi dai loro. Non classificano secondo l’ordine di importanza ma di “magia”.
Al ritorno dal mostro primo viaggio a Parigi, alla domanda “Che cosa vi è piaciuta di questa città” Lorenzo e Dario (allora 5 e 2 anni) risposero all’unisono “La spaventazione dei piccioni”, ossia un paio di ore trascorse a La Défanse, a rincorrere dei poveri volatili, mentre noi ammiravamo i moderni edifici di questo quartiere. Disneyland era solo a 4° posto, dopo la Senna (per via dei numerosi giri in battello a cui ci costrinsero allora) e la Tour Eiffel.
Quindi Disneyland, che agli occhi miei e di Anna avrebbe dovuto presentare l’attrazione top per i nostri figli, non aveva in loro suscitato l’ emozione che ci saremo aspettati! Il solco era comunque segnato e il seme si era annidato nel terreno. A quella, seguirono altre visite alla capitale francese, richieste dai ragazzi stessi. Segno quindi che la loro curiosità era stata sollecitata al punto giusto.
Viaggiare con i bambini: trascorrere al meglio il tempo insieme
Come i miei figli crescono, divento sempre più consapevole di quanto sia stato e sarà sempre più prezioso il nostro tempo passato insieme. Il tempo vola! In un lampo Lorenzo è passato dal passeggino all’aereo che lo ha portato, da adolescente, negli USA per il suo anno ”youth exchange”!
Quando siamo a casa le distrazioni della vita quotidiana moderna -scuola, lavoro, sport, amici e amenità varie – prendono il sopravvento. Il viaggio cambia tutto ciò, portando per giorni a condividere momenti forti, decontestualizzati dal quotidiano, in cui genitori e figli sono tutti sullo stesso piano. Anche gli spostamenti in auto possono diventare splendide opportunità per raccontare storie, condividere barzellette e opinioni creando esperienze comuni che ci rendono più forti come una famiglia.
Vivere la diversità cultuale e naturale
L’orizzonte di un ragazzino si allarga quando scopre che il mondo non sono le parete domestiche o quelle della sua aula scolastica o la realtà artificiale dei videogiochi e che il cibo che si può mangiare non è solo la pasta, il risotto o la classica merendina. Ecco quindi che con il viaggio diventa un modo per apprezzare le diversità culturale, per capire il prossimo, per vedere altri luoghi e provare condizioni di vita magari all’opposto rispetto quelle a cui siamo abituati.
La tolleranza e la capacità di capire i prossimo nascono anche così, esponendo i nostri figli al mondo e alla diversità; due valori che li accompagneranno per tutta la vita. Avere dei figli che si aprono a nuove esperienze, e che vedono nuove situazione, mettendosi in gioco, valgono gli sforzi, sia energetici che economici, necessari per mostrare loro come è il mondo! Mi ricorderò sempre il loro sconcerto quando a Durban (Sudafrica) entrammo in una piscina affollata da centina di neri, con noi unici bianchi! Gli “extracomunitari” quella volta eravamo noi!
Roberto Furlani
Triestino di nascita e milanese di adozione, sono titolare del portale "Il Piacere del Viaggio" , associato all'agenzia di viaggi & tour operator "Evolution Travel". Per 15 anni sono stato il Responsabile dell'Ufficio Turismo del WWF Italia coordinando, tra l'altro, il Blog di WWF NaTuRe (Natura e Turismo Responsabile) e il network "Le Fattorie del Panda".