Festa delle Oasi WWF

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Il 24 Maggio le Oasi del WWF Italia saranno aperte al pubblico gratuitamente. Non mancare! Torna la Giornata della Oasi, un’occasione straordinaria per celebrare...

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Il 24 Maggio le Oasi del WWF Italia saranno aperte al pubblico gratuitamente. Non mancare!

Torna la Giornata della Oasi, un’occasione straordinaria per celebrare la biodiversità del nostro Paese, ricchissimo di ambienti e specie naturali.
Verranno aperte gratuitamente al pubblico, con speciali eventi e visite guidate, le Oasi e le riserve del WWF che si potranno visitare per scoprire i tesori nascosti della natura italiana, come lupi, orsi, aquile, aironi, lontre, cervi e daini custoditi negli angoli più belli e suggestivi del nostro Paese, dal nord al sud d’Italia.
Il programma di viste gratuite è vastissimo.

Quest’anno le aree protette del WWF – in tutto un centinaio, per una superficie di circa 35.000 ettari di territorio che ospitano una ricchissima biodiversità di piante e animali, ci difendono dai dissesti idrogeologici e ci offrono risorse, bellezza e posti di lavoro – scendono in campo per salvare un’importante Oasi del Pianeta, definita il “cuore verde dell’Africa”, il Parco di Dzanga Sangha – nel Bacino del Congo, un habitat che negli ultimi anni sta rischiando di perdere un incredibile patrimonio di biodiversità e risorse naturali a causa della deforestazione, del bracconaggio, delle illecite attività estrattive e dai recenti conflitti armati.
Per proteggere l’area di Dzanga Sangha il WWF vuole garantire sostegno alle popolazioni indigene che vivono in quell’area, i BaAka, garantendo formazione e sostegno alle eco guardie nelle loro attività antibracconaggio, monitorando l’area e proseguendo nella sua attività di lotta alla deforestazione e di sostegno alle comunità locali in progetti di sviluppo sostenibile.

La storia

WWF Italia nesce nel 1967. Con una decisione dell’allora Consiglio nazionale si acquisirono i diritti di caccia del Lago di Burano per farne un’Oasi di protezione degli uccelli. È la prima del WWF: con lei nasce anche l’anima predominante dell’Associazione, fare azioni concrete. Sono trascorsi oltre 50 anni e oggi le Oasi sono oltre 100, coprono più di 30 mila ettari di territorio, sono visitate da più di 500 mila persone, e impiegano più di 150 persone tra dipendenti e giovani delle cooperative. Un sistema di aree protette complesso e articolato, il primo in Italia gestito da un’associazione privata e tra i primi in Europa. Dall’ecoturismo alle vacanze natura, dalla tutela legale dei parchi ai programmi di educazione, formazione e informazione ambientale: sono tantissimi i progetti e le attività svolte dall’Associazione a livello nazionale e locale per difendere le riserve naturali.

Edizione 2020

Diverse oasi del WWF, con tutte le accortezze del caso e con protocolli che assicurino la sicurezza dei visitatori, durante la settimana riapriranno al pubblico. Le riaperture saranno contingentate e quindi le visite dovranno essere prenotate. 

Regole

All’interno di ogni Oasi si troverà una cartellonistica dedicata al COVID-19. Inoltre prima della visita i visitatori saranno informati puntualmente sulle regole da seguire per la visita. La mascherina va obbligatoriamente indossata all’ingresso della visita e quando non si è sicuri di poter mantenere la distanza di sicurezza, fatta salva ovviamente l’obbligatorietà dell’uso in alcune Regioni (vedi Lombardia). Per la visita il distanziamento sociale raccomandato è di 3 metri, ma reso obbligatorio entro i due metri e va limitato all’indispensabile il contatto con le superfici comuni (tavoli, ringhiere, maniglie) e il contatto con gli oggetti in esposizione. Viene garantito il lavaggio delle mani, con acqua e sapone per almeno 20 secondi, oppure con soluzioni idroalcoliche o altri disinfettanti per le mani. Per garantire il distanziamento sociale gli ingressi saranno contingentati e distanziati nel tempo sulla base della grandezza dell’area e della sentieristica. Le visite saranno a numero chiuso sulla base della grandezza dell’area. Il distanziamento tra persone non dovrà essere mai inferiore ai 3 metri e la sentieristica è organizzata in modo da evitare strettoie, garantire la distanza di sicurezza e individuare ampie aree di sosta. Ovviamente sarà garantita la piena sicurezza anche per gli operatori.

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