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La Coppa di Nestore

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La coppa di Nestore è una kotyle, ossia una piccola tazza di uso quotidiano decorata con motivi geometrici...

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Io sono (?) la bella coppa di Nestore

chi berrà da questa coppa

subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella  

corona

La coppa di Nestore è una kotyle, ossia una piccola tazza di uso quotidiano decorata con motivi geometrici e la sua unicità deriva dal fatto che reca inciso su un lato, in alfabeto euboico in direzione retrograda, ossia scritto da destra a sinistra come era nella consuetudine fenicia, un epigramma formato da tre versi. Solo la seconda parola del primo rigo non è stato possibile interpretarla ma gli studiosi concordano nel dire che l’iscrizione si riferisce a quanto descritto nell’XI libro dell’Iliade, in cui si narra della leggendaria coppa dell’eroe acheo Nestore figlio del re di Pilo. Qualcuno ha dato però un’interpretazione più maligna asserendo che l’iscrizione dice “Lascia da parte la coppa di Nestore, per quanto eccellente sia, ma chiunque berrà da questa coppa sarà immediatamente colto  dal desiderio di Afrodite dalla bella corona”.

Questa iscrizione rende la coppa preziosa perchè è uno degli esempi più antichi di scrittura alfabetica e rappresenta il primo frammento noto di poesia conservato nella sua versione originale, contemporanea a quella del celebre poema di Omero.

Faceva parte del ricco corredo funebre appartenente alla tomba di un bambino di dieci anni.

Fu importata nella colonia greca di Pithecusa o Pitecussa, l’attuale Ischia, da Rodi con altri vasi contenenti preziosi unguenti orientali ed è stata rinvenuta nella necropoli di San Montano a Lacco Ameno sull’isola di Ischia dall’archeologo tedesco Giorgio Buchner.

Attualmente la potete ammirare con gli altri reperti archeologici trovati da Buchner e dal vulcanologo Alfred Rittman nel Museo Archeologico di Pithecusae a Lacco Ameno che ha sede in Villa Arbusto.

La villa costruita nel 1785 da don Carlo Acquaviva, Duca di Atri, fu acquistata nel 1952 da Angelo Rizzoli e in seguito venne  ceduta al Comune di Lacco Ameno.

Il Museo ci racconta la storia dell’isola, dalla preistoria all’età romana con reperti provenienti dall’acropoli di Monte di Vico oltre che dall’acropoli di San Montano. Testimonianze di epoca romana sono costituite da rilievi votivi marmorei del Santuario delle Ninfe di Nitrodi.

E’ possibile anche visitare il Museo Angelo Rizzoli posizionato in un edificio attiguo al Museo Archeologico dedicato alla vita e alle opere dell’imprenditore, grande estimatore di Ischia.

Un’ottima vista si gode dal bel e curato  giardino di Villa Arbusti, giardino dove durante l’estate vengono organizzate serate culturali, premiazioni e concerti.

Da Villa Arbusti una comoda strada asfaltata permette in dieci minuti di scendere a piedi verso la piazzetta di Lacco Ameno dove si beve un ottimo caffè, si può fare shopping o gustare le specialità gastronomiche che l’isola offre.

Silva Tiranti

Mi definisco “diversamente giovane”, amante di cinema, arte, storie di vita e viaggi.

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