Ecoturismo in bicicletta: come scegliere le borse!

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Uno zaino può accogliere il necessario per la nostra vacanza responsabile di uno o più giorni...

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Caricarsi del peso sulle spalle può però essere stancante e poco confortevole. Meglio allora trasformare la nostra amata bicicletta in un muletto! In commercio ci sono borse di tutti i tipi e per tutti i portafogli. Basta recarsi in un negozio specializzato o dare un’occhiata sul web per capire la ricchezza della scelta.

La capacità della borsa
Il bello della bici, così come quello del trekking a piedi o della barca a vela , è che lo spazio a disposizione non è mai tanto. Queste attività ecoturistiche sono quindi perfette per farci capire che quello che riteniamo indispensabile nella vita di tutti i giorni, lo diventa un po’ meno quando siamo costretti a fare delle scelte dettate dallo spazio a disposizione e dalla nostra capacità a portarlo a zonzo con noi.

La capienza delle borse da bici varia generalmente da 10-15 litri a 20-25 litri.

Per una escursione giornaliera, per un viaggio  in bici (in cui i vostri bagagli saranno presi in consegna alla mattina e che ve li ritroverete alla sera dove alloggerete) o se siete “francescani” e vi bastano solo poche cose, due borse da 10-15 litri possono andare benissimo.

Diverso se siete l’unico “sherpa”, prescelto e incaricato a trasportare tutto il bisogno familiare durante la gita giornaliera o se siete in partenza per un viaggio in cui dovrete trasportare voi i bagagli, senza alcun supporto logistico da parte di terzi. In questo caso l’utilizzo di borse da 20/ 25 litri diventa fondamentale. Alcuni modelli prevedono una terza borsa che si adagia sul portapacchi, collegata alle due laterali che, talora, si può trasformare in zaino.

In certi casi può diventare necessario scegliere di abbinare a quello posteriore, un portapacchi anteriore (con borse da 10-15 litri) o, addirittura, un carello da attaccare al mozzo posteriore della bici.

Materiali
Le borse sono fatte in nylon più o meno “tecnico” e resistente. Le migliori in questo senso sono in cordura, un materiale leggero e resistente nello stesso tempo. Alcune borse sono realizzate in uno specifico materiale “waterproof”, impermeabile, che assicurare l’immunità ai vostri indumenti anche dopo una immersione in un fiume!

Attacchi
E’ un aspetto fondamentale da non sottovalutare. Le borse devono essere saldamente ancorate al portapacchi, per evitare pericolosi sballottamenti o ondeggiamenti. Il rischio è che la pedalata venga intralciata da borse che scivolano in avanti, o che si stacchino anche accidentalmente. Quelle economiche (le mie prime borse!) si agganciano con delle strisce di velcro al portapacchi, sono generalmente collegate reciprocamente da un pannello centrale e vengono assicurate con un elastico al portapacchi.
Meglio le borse dotate di attacchi automatici (le migliori hanno poi degli spessori da inserire per adattare l’attacco al diametro del tubo del portapacchi) e di un dorso rigido, fornito di uno specifico sistema di ancoraggio al portapacchi. I costi di queste borse sono ovviamente maggiori.

 Cosa dovrebbe avere la borsa ottimale:

  • Tasche esterne per riporre materiale di “prima necessità” (es. giacca a vento, materiale di riparazione in caso di foratura, cibo etc), senza essere costretti ad aprire completamente la borsa. Le borse “waterproof” generalmente non hanno tasche esterne. Alcuni nuovi modelli ne presentano una;
  • Catarifrangente per la sicurezza;
  • Cinghie di compressione, per meglio adattare la borsa al contenuto;
  • Manici per il trasporto;
  • Parti rafforzate nei punti di maggiore sollecitazione (angoli, attacchi etc);
  • Copertura impermeabile (nel caso la borsa non sia realizzata in materiale impermeabile);
  • Attacchi a scatto (vedi foto);
  • Dorso rigido con attacco al portapacchi (vedi foto).

La scelta dipende da quanto credete di utilizzare le borse e dalla vostra capacità/possibilità di spesa. E’ anche vero che, se pensate di passare parte del vostro tempo libero in bici, conviene fare uno sforzo e acquistare della attrezzatura più “tecnica”. Prima dell’acquisto, date magari un’occhiata ai siti dove si vendono articoli di seconda mano.

Impermeabilità
Nei sogni di tutti noi la giornata ideale in bicicletta è soleggiata, ha una temperatura sui 20-25° C, e nubi assenti. Non sempre è così e una escursione partita con un sole splendete può virare al brutto. Per non parlare dei viaggi su due ruote dove si possono alternare sole e acquazzoni.
A scanso di equivoci la cosa migliore è riporre i nostri indumenti in sacchetti di plastica all’interno delle borse ( o utilizzare una borsa unica di plastica). Saranno sicuramente riparati da pioggia e polvere.
Alcune borse, come detto, sono realizzate in materiale completamente impermeabile, termosaldato, a prova di ciclone. Altre borse hanno invece delle coperture di plastica impermeabile ospitate in particolari tasche (vedi foto) e che ricoprono il bagaglio in caso di pioggia.
Per rendere impermeabile qualsiasi borsa, l’ alternativa economica sono i classici sacchi della spazzatura, perfetti sia per un utilizzo interno che esterno (in questo caso dei ganci elastici potranno essere utili per fissare il sacco alla borsa) . Lo stile e l’estetica magari non saranno il massimo, ma il portafoglio sarà sicuramente contento!

Distribuzione carico esterno e interno
Per una pedalata sicura le borse posteriori devono essere più vicine possibile al ciclista senza però intralciarne la pedalata; si evitano così sbilanciamenti all’indietro. Il carico poi deve essere ben bilanciato tra le due borse, senza quindi essere preponderante da un lato o dall’altro.

Per quanto riguarda la disposizione interna dei bagagli, è preferibile lasciare in fondo alle borse materiale che siamo sicuri di non utilizzare nel corso della giornata (ad esempio il necessario per la notte), lasciando in cima materiale di pronto reperimento (alimenti, materiale anti pioggia, attrezzi vari etc).

In caso di 4 borse (2 posteriori e 2 anteriori) il carico è da ripartire al 60% in avanti ( borse più piccole dove saranno però posizionati i materiali più pesanti) e 40% posteriore (materiale voluminoso ma poco pesante). Da ricordarsi che l’uso della borse anteriori rende la bici meno maneggevole in curva e nelle manovre strette.

 Borsini, borsette, borselli
Il mercato offre una incredibile quantità di possibilità e opzioni.

E’ un classico, ad esempio, il borsello da tenere sotto la sella in cui riporre una camera d’aria di scorta, i leva copertoni, il kit per riparare le forature (colla, toppe e carta vetrata) e un attrezzo multi uso per pronti interventi meccanici.

Molto efficaci (e indispensabile in viaggio o durante anche un’escursione giornaliera) la borsa da manubrio in cui riporre oggetti di prima necessità (scorte di cibo, macchina fotografica, portafogli, chiavi , in alcuni casi borraccia etc), dotata generalmente di una tasca impermeabile in cui inserire la cartina dell’escursione. Anche qui da preferire agli attacchi con il velcro, le borse dotate di un sistema di attacchi a scatto (vedi foto); sono però più care. Il vantaggio è una maggiore stabilità sul manubrio e la possibilità in staccare rapidamente la borsa, portandosela con sé, grazie a delle tracolle in dotazione.
Borse posteriori. Ci sono delle pratiche borse posteriori che si attaccano direttamente alla sella. Personalmente le trovo estremamente utili in mtb, per una escursione giornaliera. Anche sui sentieri più accidentati, “mantengono sempre la posizione”!

Raccontateci le vostre soluzioni: quali consigli dareste, frutto della vostra esperienza? Quali trucchi adottate per meglio trasportare i bagagli sulla bicicletta?

Roberto Furlani

Triestino di nascita e milanese di adozione, sono titolare del portale "Il Piacere del Viaggio" , associato all'agenzia di viaggi & tour operator "Evolution Travel".  Per 15 anni  sono stato  il Responsabile dell'Ufficio Turismo del WWF Italia coordinando, tra l'altro, il Blog di WWF NaTuRe (Natura e Turismo Responsabile) e il network "Le Fattorie del Panda".

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