PRIMA DI PARTIRE
Barcellona si raggiunge facilmente e rapidamente con l’aereo dai principali aereoporti italiani ma non altrettanto facilmente in treno, quindi tieni d’occhio le offerte di voli qualche settimana prima per poter viaggiare a prezzi competitivi. Se sei fortunato puoi trovare tariffe sui 40/50 euro a persona per il viaggio di sola andata volando con compagnie low cost e rigorosamente con bagaglio a mano.
Valuta il fattore caldo: giugno e settembre sono caldi ma sopportabili e fra l’altro sono i mesi in cui si trovano molti festival musicali, ma l’ideale sono maggio e ottobre per sfruttare al meglio tutte le ore della giornata per visitare. Luglio e agosto li sconsiglio.
Prenota online le visite ai musei e l’acquisto di altri servizi turistici: Barcellona è una città molto cara – soprattutto i musei e i luoghi turistici – e molto affollata.
Acquistare il biglietto online per visitare la Sagrada Familia è altamente raccomandato ma altrettanto per Casa Batllò o il Parque Guell sia per evitare code lunghissime, estenuanti che ti fanno perdere tempo ed energie, sia per il prezzo perché si ottengono delle agevolazioni o degli sconti in abbinamento ad alcune carte turistiche.
La sistemazione: la scelta è davvero molto ampia e varia hotel, residence, B&B, ostelli, se però come me preferisci soggiornare in un appartamento autonomo considera che i prezzi degli immobili sono saliti molto a causa della grande richiesta turistica e molti barcellonesi hanno messo a reddito case, appartamenti, stanze, ecc. e per una sistemazione in una stanza con bagno condiviso ti possono chiedere fino a 80 € al giorno! Quindi seleziona con pazienza, e per tempo, e troverai sicuramente la soluzione più adatta alle tue esigenze. Io mi sono affidata a Airbnb.
Cercasi wi-fi disperatamente: il wi-fi c’è, solo che di norma è offerto da locali commerciali che prevedono una registrazione, o una consumazione, o una password!
La guida: se in Italia non sei riuscito ad acquistarla puoi comprare la guida ufficiale della città in italiano anche alla FNAC ad un prezzo onesto, corredata di cartine per quartieri e approfondimenti sui principali monumenti e simboli di Barcellona.
Gli uffici turistici sono numerosi e molto ben organizzati ma non ti regalano proprio nulla, neppure una mappa della città. In compenso tutto è a pagamento e l’offerta di tour, guide e itinerari di ogni genere è molto ampia quindi puoi affidarti a loro per l’organizzazione della tua vacanza.
C’è anche un’ampia offerta di Card turistiche la cui convenienza è da valutare sulla base della quantità di musei che vedrai e di trasporti urbani che utilizzerai. Vedi Barcelona Card.
Personalmente ho optato per il T10, ossia un blocco di 10 corse (da timbrare in entrata e uscita) che ho utilizzato interamente per i 5 giorni di visita e mi è bastato. Li trovi nei distributori automatici delle stazioni metro. Un biglietto T10 permette di fare 10 viaggi in metropolitana, FGC, autobus, tram e RENFE nella Zona 1. Costo: 10.30 €
Sito ufficiale del turismo a Barcellona.
Qualche accortezza: come tutte le grandi città turistiche anche a Barcellona potresti essere vittima di malviventi che approfittano del tuo spaesamento e delle tue distrazioni, quindi meglio fare le fotocopie dei documenti (anche perché poi senza carta d’identità non sali sull’aereo), evita di passeggiare con troppa disinvoltura esibendo il tuo status di turista e i tuoi averi e stai attento a non lasciare incustoditi borse o zainetti sui mezzi pubblici o sulla spiaggia.
La chicca: per viaggiare low cost potresti approfittare del fatto che la prima domenica di ogni mese l’entrata ad alcuni musei cittadini è gratuita. Ti assicuro che l’opportunità non è da poco perché i musei sono molto cari. Per sapere con esattezza quali sono quelli gratuiti consulta il sito oppure questo che segnala anche eventuali visite a “porte aperte” in occasione delle principali festività o ricorrenze.
Cosa da sapere se arrivi in aereo
Dall’aeroporto Barcelona El Prat ci sono 3 soluzioni per arrivare in città, il bus cittadino (opzione più economica ma la durata del viaggio è maggiore), il treno (economico, veloce ma non centrale) e l’aerobus. Io consiglio quest’ultimo perché arriva in 25 minuti direttamente a plaza Catalunya che è in centro ed è anche un punto di partenza per tutte le principali linee di trasporto per l’area metropolitana e per i dintorni.
Il biglietto si può acquistare online o sull’autobus pagando l’importo di € 10,20 (andata e ritorno) direttamente all’autista o all’hostess, inoltre sull’autobus c’è una connessione wi-fi free, che fa sempre comodo. La fermata si trova facilmente se arrivi al terminal 2 dove arrivano solitamente i voli low cost. Per informazioni dettagliate di tipo logistico un buon sito di riferimento è questo blog di 2 ragazzi italiani che vivono a Barcellona.
Una premessa
Barcellona è prima di tutto una moderna capitale europea ma non la definirei propriamente una città spagnola. La città ha una sua specifica identità e una lingua alla quale tiene molto, ma come ogni metropoli moderna e cosmopolita è ricca di eventi interessanti, ha una scena culturale molto vivace, soprattutto quella musicale, legata alla cultura club che ogni anno attira migliaia di giovani da tutta Europa.
Quindi in linea di massima evita le esibizioni di flamenco, rinuncia alla Corrida de Toros (che in Catalunya fra l’altro sono bandite) e non stupirti se non trovi il souvenir con Don Quijote e Sancho Panza.
Se sei alla ricerca di genuina cultura popolare il periodo migliore per andare a Barcellona è senz’altro a settembre perché è un mese ricco di feste: l’11 settembre è la festa nazionale della Catalogna e poi a fine mese si festeggia La Mercé.
Un’ottima occasione per vedere un po’ di folclore locale è assistere al ballo della sardana, una danza collettiva che si balla in strada; le esibizioni sono davanti alla Cattedrale nei giorni di sabato alle 18,30 e la domenica mattina alle 12,00.
Non devi neppure stupirti di un certo rigore, del rispetto delle regole, perché non siamo in Andalusia e non c’è quello stile rilassato: se non timbri il biglietto dell’autobus qui ti fermano e te lo fanno pagare.
La cosa buona è che se non sai una sola parola di spagnolo – figuriamoci di catalano – i barcellonesi parlano abbastanza bene inglese e si sforzano anche di parlarti in italiano, cosa che gli italiani adorano perché ne ho visto un buon numero parlare solo italiano manco si trovassero in p.zza del Popolo a Roma.
Allora sei pronto per partire? Scopri anche la seconda parte di questa guida.
Dormire
Airbnb
Can Simon, Country House Avinguda del Rectoret, 15 – 08017 Barcellona.
Ci sono almeno 2 motivi per scegliere questa sistemazione:
- la collocazione decentrata e l’assoluta tranquillità del quartiere che è assolutamente strategica perché il centro si raggiunge con 20 minuti di treno (i passaggi sono molto frequenti ogni 5-10 minuti dipende dall’orario e la sera fino alle 24.00) al costo di un biglietto urbano
- il rapporto qualità-prezzo favoloso perché i proprietari mettono a disposizione una stanza e un bagno privati e un’abbondante e varia colazione. Inoltre i proprietari non richiedono una cauzione, cosa non da poco perché di solito questo costo fa lievitare il costo complessivo.
Personalmente ho apprezzato molto la possibilità di essere totalmente autonoma e il totale rispetto della privacy e allo stesso tempo la disponibilità a conversare come vecchi amici. Havard e Pau sono molto simpatici, educati e disponibili, l’ambiente è giovane e informale, e io mi sono sentita a casa.
Mangiare
Cucina mediterranea e tapas
La lonja de Tapas
Tapas
Cerveceria La Surena
Paella
El Rey de la Gamba
La seconda tappa del viaggio:
https://piuturismo.it/esperienze/tour/barcellona-fai-da-te-il-viaggio-continua/