Le isole della Croazia sono una infinità, ed una più bella dell’altra. Con caratteristiche (dalla raggiungibilità alla quantità di turisti che potete trovarci) molto variegate, e con luoghi che vi rapiranno l’anima.
In questo giro partiamo dal gruppo delle più belle, le Cornati, quelle che la leggenda racconta essere state create da Dio con l’ultima manciata di terra rimasta dalla creazione del mondo. Creo così questa costellazione di isole ed isolette di dimensioni diverse, dai piccoli atolli che faticano a rimanere emersi ai grandi isoloni popolati di asini, turisti e costellati di barconi.
Personalmente ho avuto la fortuna di incontrare un gruppo di bikers, e con loro corrompere un pescatore locale, evitando così le rotte obbligate dei tour organizzati con barconi oberati di gente. Questo ci ha permesso di addentrarci nelle isolette, aggiungendo uno dei ristoranti accessibili solo via mare (più riservato di quelli delle grandi isole) nel quale era possibile scegliere dal vivaio la propria aragosta preferita, per vedersela servita da li a poco a poco meno di 30 € a persona, vino compreso.
Tra le isolette è possibile incontrare i delfini, ed essendo riserva naturale (quindi pesca assolutamente vietata) anche solo una nuotata con pinne e maschere vi lascerà senza fiato.
La visita più emozionante e scenografica è certamente all’isola maggiore, consigliabile durante gli orari del pranzo, quando i turisti prendo d’assalto i luoghi di ristoro lasciando un po’ di spazio egli scatti migliori. L’isola è facilmente raggiungibile dalla mia seconda isola preferita: Dugi Otok, l’isola lunga. Un lembo di 15 chilometri di lunghezza ed uno di ampiezza caratterizzata da uno dei fari più alti d’Europa (su cui è possibile salire), godendo di uno spettacolo mozza fiato delle altre isole.
Come in tutta la Croazia è possibile trovare un letto ed una cucina a basso prezzo quasi dovunque, basta cercare i cartelli, bussare alle porte e trattare con gli ospitali e simpatici proprietari. Lungo tutta la costa decine di spiaggette private e riservate, poco affollate e piene di calette in cui fare snorkeling ed apnea, notando tra granchi e polpi. Ristorantini, bar, locali sono sparsi lungo i paesini principali, quell’anno ogni notte organizzavano un rave (con tanto di visita di controllo di documenti della polizia locale) in un paese diverso ogni sera, si trovavano girando lungo l’isola coi finestrini abbassati e seguendo il frastuono, serate indimenticabili in un piccolo angolo di paradiso da cui è possibile sia vedere l’alba che il tramonto, facendo poca strada.