La nostra guida per l’occasione è stata Eliana Dragoni. Entusiaste e con il nostro particolare mezzo di trasporto abbiamo raggiunto la prima tappa il Borgo di Vigoleno. Un piccolo borgo medioevale, molto carino e caratteristico che ci ha lasciate letteralmente a bocca aperta.  ll borgo fortificato è uno dei monumenti storici più importanti dell’intera Provincia di Piacenza sia per l’eleganza delle sue forme sia per l’eccezionale integrità dell’intero impianto castrense. Il borgo è chiuso  e circondato da imponenti e perfette mura e si trova arroccato tra la Riserva Geologica del Piacenziano e il Parco Fluviale dello Stirone. Appena arrivati infatti noterete subito le  imponenti  mura merlate, percorse in parte da un panoramico camminamento di ronda. Un camminamento di ronda, dal quale si gode una straordinaria panoramica su tutta la Val Stirone. Da qui ad un certo punto è possibile vedere la Pietra Nera uno sperone roccioso dal colore scuro che spicca nella valle per la sua posizione isolata e per il suo colore che si note nella verde campagna. In realtà si tratta di un’ofiolite,resti di materiali rocciosi che nel Giurassico (periodo dell’era secondaria compreso tra 195 e 135 milioni di anni fa) formavano i fondali dell’antico oceano Tetideo. Non passerà inosservato il mastio, la torre più alta di tutte le altre,  dotata di feritoie, beccatelli e merli ghibellini. In questa possente torre è ospitato un percorso informativo e fotografico sul borgo di Vigoleno e sulla sua architettura. In piazza invece è possibile ammirare la fontana cinquecentesca e nel borgo la Pieve di San Giorgio.  La Pieve di San Giorgio, del  secolo XII, è uno degli esempi di architettura romanica sacra più importanti del piacentino, con impianto a tre navate e torre campanaria quadrangolare. Subito sul portale di ingresso potete notare una lunetta scolpita raffigurante S. Giorgio che uccide il drago.  Al suo interno potrete invece rimanere affascinati come noi dai bellissimi affreschi che trovate alle pareti.

Il Borgo medioevale di Vigoleno è uno dei borghi più belli d’Italia ed è Bandiera Arancione da parte del Touring Club Italiano. Per gli amanti della botanica è possibile passeggiare fra i melograni, gli iris e le piante aromatiche, vi è infatti proprio un percorso botanico ai piedi della cinta muraria. In questo periodo è particolarmente rigoglioso e come noi non smetterete di fotografare fiori e insetti che si nutrono in queste piante.

Dopo aver ascoltato le storia di S. Giorgio e di questo borgo, la tappa successive a poca distanza da qui è Castell’Arquato. Castello adibito a solo rocca militare e difeniva, è molto diverso dal primo e sicuramente più famoso, risulta inoltre più imponente e maestoso. Dalle sue mura è inoltre possibile osservare una vista spettacolare sulle campagne sottostanti. Sono diverse le cose che si possono visitare in questo castello. Noi purtroppo avevamo poco tempo e ci siamo limitati a visitare la rocca viscontea dove è allestita un’esposizione strumenti di tortura dal Medioevo all’Inquisizione.
Normalmente nella rocca sono visibili un video sulla storia del luogo, una sala sulla costruzione e le maestranze che hanno lavorato alla rocca.
Abbiamo poi visto la sala delle armi, la sala sulle macchine per l’assedio e la sala dove sono rappresentati in scala e in immagine gli interni originari della rocca.

Vi consigliamo anche di salire in cima alla torre, il panorama che vedrete varrà la pena delle scale e della fatica fatta. La scalinata è comunque breve e alla portata di tutti.

Insomma in questi borghi ci siamo sentiti un pò principi e principesse, ma soprattutto viaggiatori curiosi sempre con naso all’insù ad osservare particolari, torri, castelli e  sentendoci raccontare le storie affascinanti di quell’epoca.

Mangiare

La nostra visita tra borghi e castelli è terminata con un pranzo alla Torricella che é la sede della associazione Viticoltori della Val Chiavenna. L’associazione è l’insieme di diversi viticoltori che hanno dato vita a questa associazione con lo scopo di rispondere al mercato che ha sempre nuove richieste e adeguarsi ai gusti dei consumatori sempre alla ricerca di vini e prodotti nuovi e genuini. Qui abbiamo assaggiato salumi e formaggi offerti dalla gentilissima signora Mirella Marchetti socia dell’associazione e proprietaria dell’Agriturismo al Cogn e bevuto dei vini di produzione degli associati da vigneti autoctoni della Val Chiavenna. Un pranzo tipico in buona compagnia, era il degno finale di questo itinerario piacentino.

Foto gallery

Marinella Scarico

Sono una Google Local Guide esperta di promozione turistica e web marketing. Viaggio raccontando il lato green del turismo.

Condividi questo articolo:   Facebook Whatsapp Telegram Twitter Email

Lascia un commento