Un week end nella Marche a due passi da Ascoli Piceno a parlare di natura, arte, cultura e valorizzazione del territorio. Due giorni ricchi di eventi che ci hanno portato alla scoperta di angoli di questo territorio poco conosciuti ai turisti ma pieni di storia e tradizioni.

Partendo dall’esperienza del noto botanico Antonio Orsini (1788-1870), dalla sua passione per tutto ciò che fosse legato alle piante e alla natura in genere, questo progetto ha messo in risalto la ricchezza di questo territorio dal punto di vista delle erbe spontanee e delle loro proprietà, ma ha permesso a tutti noi di scoprire alcuni luoghi caratteristici.

Il convegno si inserisce in un progetto più ampio, il cui intento è quello di valorizzare i comuni del GAL (Gruppo Azione Locale) PICENO. Il percorso di questa prima edizione ci ha portanti al Monastero di Valle D’Acqua ad Acquasanta Terme, al Parco della Villa Sacconi alla Cartiera Papale e alla scoperta di Ascoli Piceno.

Abbiamo trovato l’Eden nascosto di questo territorio, un sentiero che ci guida attraverso luoghi con un unico comune denominatore: la natura e i suoi benefici.

Antonio Orsini e l’ex Cartiera Papale

Grazie al botanico Antonio Orsini si è creato un filo conduttore che collega la vallata del piceno, l’ex Cartiera Papale (sede di un museo a lui dedicato) alla Villa del Conte Sacconi il cui parco venne da lui creato, fino ad Acquasanta Terme, dove un monastero custodisce la sapiente arte dei Camaldolesi (i cui rimedi naturali e fitoterapici ci hanno accompagnato e curato per secoli).

Il nostro viaggio ha inizio dall’ ex cartiera Papale che nel tempo ha accolto varie funzioni: cartiera, mulino ad acqua, la concia delle stoffe e la ferriera, tutte svolte grazie alla forza motrice delle acque del vicino torrente Castellano, che veniva infatti utilizzata per attivare i macchinari degli opifici.

È possibile infatti, visitando e curiosando nella cartiera, capire il sistema di canali, vasche e chiuse, dove l’acqua, che veniva prelevata a monte, era convogliata tra le pale delle macchine fornendo energia per la macina del grano e per la produzione della carta. All’interno si vede come funzionavano i mulini. Ma questa è anche sede museo dedicato ad Antonio Orsini. Abbiamo ascoltato la sua storia raccontata da Carlo Francalancia in una delle sale della cartiera adibita per questo eventi.

Personaggio particolare, amato e odiato. Farmacista, ma non solo. Non si limitava infatti a pestare erbe medicinali, a preparare sciroppi e prodotti  farmaceutici, nel retrobottega dello zio, ma iniziò a fare escursioni, prima nei territori vicini poi sempre più lontano, per raccogliere e studiare nuove specie vegetali e campioni di altro genere (minerali, rocce, fossili, ecc). È all’interno di questo museo che potete scoprire e conoscere tutti i suoi studi e dove sono esposti minerali, rocce e fossili da lui studiati. Perché, come ci spiega Francalancia, il museo non è custode solo di cose antiche, dietro ogni cosa c’è la storia di questo territorio, ci sono tradizioni e passione.

Dopo la mattinata alla Cartiera, conosciamo Ermetina Mira che ci racconta le proprietà dell’ortica e ci fa assaggiare il suo risotto all’artica con cipolla e aglio. Ermetina Mira è della Cucina dello Spirito, rassegna che propone diversi conferenze, convegni, tavole rotonde, visite guidate in musei e luoghi dello spirito, percorsi tematici, cene rievocative nei chiostri, degustazioni guidate e laboratori del gusto. Ma è anche un libro, un’antologia di ricette conventuali sopravvissute al tempo e un vademecum storico che racconta conoscenze e arti della dispensa, della cucina e della mensa dei frati e delle suore, dalle origini del monachesimo a oggi.

Nella piazza più bella d’Italia

Il pomeriggio invece lo possiamo alla scoperta della città di Ascoli Piceno.

Sapevate che piazza del Popolo è una delle più belle d’Italia? Oltre a essere tappa d’obbligo per chiunque visiti questa città. Dalla piazza ci siamo spostati fino al Forte Malatesta, una delle architetture fortificate rinascimentali più importanti e spettacolari del nostro Paese. Si trova appena fuori dal centro storico, e sorge a difesa della sponda sinistra del fiume Castellano. Nel 1828 il Forte fu restaurato e utilizzato fino al 1978 come carcere giudiziario. Ora è una sede espositiva di mostre temporanee.

Tutta la città è un piccolo itinerario da scoprire tra storia e creatività. E grazie al bike sharing è possibile visitare la città anche in bici!

Noi ci siamo addentrati a piedi e con gli occhi sempre rivolti verso l’alto a notare le architetture rinascimentali e le facciate delle chiese romaniche.

Assolutamente da visitare anche il Battistero (di epoca Romanica) e la maestosa Cattedrale di Sant’Emidio, duomo della città di Ascoli Piceno. Una visita alla cattedrale e ai suoi sotterranei è d’obbligo. Da non perdere inoltre la Basilica di San Francesco (XIII°-XIV° secolo) con la Loggia dei Mercanti.

Una città che non conoscevamo ma che a ogni angolo non smette di stupirci!

Tra monasteri e mulini

La seconda giornata si svolge invece al Monastero di Valledacqua. Un vero e proprio eden immerso nella natura. Luogo ideale per quanti desiderano trascorrere la propria vacanza o anche solo la propria giornata all’insegna del silenzio e della comunione con Dio, alla ricerca di un contatto sempre più stretto con se stessi in una natura ancora incontaminata.

Da qui si snoda un sentiero che porta all’antico Mulino di Piedicavaancora perfettamente funzionante: qui è possibile passare delle ore in tranquillità scoprendo la cultura rurale di un tempo e osservando la macina in funzione.

È possibile inoltre visitare la casa annessa al mulino rimasta intatta dal 1914. Un passo indietro nel tempo e nella storia, grazie a Ernesto, forse uno degli pochi mugnai veri, che mette a disposizione il suo tempo per far mostrare come funziona il mulino. Volendo si organizzano visite guidate con bambini e adulti: vi farà riscoprire un mondo ormai dimenticato mostrandovi questo piccolo gioiello storico rimasto intatto nel tempo grazie ai suoi grandi sacrifici. 

Dormire

Nel Monastero di Valle D’Acqua ad Acquasanta Terme è possibile soggiornare allHotel Ristorante Monastero. Un posto dove quiete, pace e relax sono d’obbligo!

Se volete stare vicini ad Ascoli Piceno, ma non in città, consigliamo La Corte Sole, in un antico casale immerso nel verde ai piedi delle colline picentine. Quando aprirete le finestre al mattino, i monti della Laga e i Sibillini saranno il vostro panorama. Camere ampie e luminose, wifi free nelle parti comuni.

Mangiare

Trattoria dell’Arengo in centro ad Ascoli Piceno. Qui si trovano prodotti a km0 e menù a base di piatti tradizionali mediterranei e specialità della tradizione marchigiana.

Mentre nel  Monastero di Valle D’Acqua ad Acquasanta Terme è possibile pranzare all’Hotel Ristorante Monastero con prodotti tipici marchigiani. Questo luogo è anche bike hotel. Gli amanti del Cicloturismo qui posso scegliere tra ben 15 itinerari che si sviluppano nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini mentre ve ne sono 11 attorno al Gran Sasso. Questo hotel è quindi meta ideale per riposo, relax, buon cibo e passeggiate in bicicletta alla scoperta di questi territori.

Se invece volete rimanere in città, ma con vista sulla piazza più bella d’Italia, potete mangiare al Lorenz Cafè. Qui trovate ricette con prodotti tipici stagionali, prodotti locali e buon vino!

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Marinella Scarico

Sono una Google Local Guide esperta di promozione turistica e web marketing. Viaggio raccontando il lato green del turismo.

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