Chi ama camminare troverà all’Elba un altro paradiso. Noi per esempio, in giro con le guide del Genio del Bosco – tour operator locale – abbiamo appreso tante cose interessanti: in primis che l’albero tipico è il leccio. Poi che sull’isola c’è un’abbondante quantità di castagni, tale per cui non è inusuale gustare un ottimo castagnaccio. Ancora che l’Elba ha una varietà geologica unica al mondo. Poi ci sono le sue spiagge, tantissime. Ma questa è un’altra storia.
Percorrendo pochi chilometri a piedi potrete partire dal mare e arrivare in montagna. Potrete visitare i resti di una fortezza di altura etrusca e poi tuffarvi in mare da una spiaggetta a qualche centinaia di metri, con l’avvertenza che quello scoglio alberato a pochi metri dalla riva, più di duemila anni fa, svolgeva la funzione di pontile per le navi onerarie romane. L’Elba in parole pratiche è una miniera di sorprese: non esiste nel Mediterraneo un’altra isola nella quale si trovi insieme una montagna di granito alta più di 1000 metri e, a 2 ore di cammino.
Il festival del Camminare
Si svolge dal 3 aprile al 10 maggio, un mese di iniziative finalizzate a far conoscere la parte interna delle isole toscane in un periodo che non sempre si presta a nuotate e pomeriggi in spiaggia. Nel 2014 le iniziative avranno come filo conduttore i percorsi che conducono “Sui passi di Napoleone” per riscoprire la storia dell’isola attraverso le tracce ancora visibili dell’Imperatore, che duecento anni fa trascorse qui il suo soggiorno forzato dopo il Trattato di Fontainebleu.
Tutti le camminate le trovate qui
I percorsi: l’imbarazzo della scelta
I percorsi sono molteplici. Si passa dalla GTE (Grande Traversata Elbana) da fare in quattro giorni a piccole escursioni di poche ore. Il must dell’itinerario, è l’ascensione al Monte Capanne (1018 metri), impresa non facilissima, malgrado il sito sia dotato di ferrate nei punti chiave. Sulle sue pendici potete incontrare i famosi caprili dell’Elba, capanne di pietra usate dai pastori per ripararsi da sole e intemperie.
Tra gli itinerari più suggestivi, quello che da Seccheto, passando per Vallebuia, conduce a Colle della Grottaccia e successivamente alle Filicaie. I caprili che si incontrano in quest’ultimo tratto sono quasi tutti integri. Dalle Filicaie, il sentiero n.8 della Traversata Elabana conduce in un pianoro in leggera pendenza, dominato dalle tracce dell’antica presenza umana: muri perimetrali che probabilmente circondavano un villaggio fortificato. Da qui un itinerario prosegue lungo un saliscendi che si insinua tra una vegetazione dominata da gariga e ginestra.
Sopra Marciana i mostri di pietra
Mostri proprio non sono. Forse un po’ strane, queste formazioni rocciose che si stagliano sopra la splendida cittadina medievale di Marciana, che colpisce per i suoi vicoli che si inseriscono fra pareti color pastello, per gli scorci sul vicino paesino di Poggio e per le scalinate. La strada che conduce alle sei rocce passa dal Santuario della Madonna del Monte, dove si svolse il romantico incontro tra Napoleone e la principessa polacca Maria Walewska. Dopo essersi lasciati alle spalle l’eremo, attraverso una lastricato di antica costruzione della lunghezza di circa 3 km che attraversa un magnifico bosco di castagni secolari e scandito dalle 14 piccole cappelle che rappresentano le stazioni della Via Crucis. A Marciana si può inoltre fare una sosta alla Casa del Parco (tel: 0565-901030), un luogo di approfondimento dei valori ambientali e culturali dell’Elba.
Portoferrario
Capitolo a parte vogliamo dedicarlo al capoluogo dell’Elba, un mix di storia antica e moderna che s’intreccia con importanti nomi, da Cosimo I dei Medici a Napoleone Bonaparte, da Emilie Zola a Paul Klee. Terra amata da etruschi, greci e romani, importante crocevia di scambi commerciali, il paese nel corso dei secoli dovette proteggersi anche dagli attacchi dei pirati, come testimoniano le fortezze medicee volute nel 1548 da Cosimo I Granduca di Toscana.
Le imponenti strutture medicee furono costruite sui resti dell’antica colonia romana per creare una città-fortezza inespugnabile, chiamata Cosmopolis (oggi Portoferraio), circondata da imponenti raccaforti: ForteFalcone, Forte Stella (che include uno dei più antichi fari d’Europa), la Torre della Linguella e la cinta muraria, tutti gioielli architettonici che meritano di essere visitati.
Il bosco di San Martino e la residenza napoleonica
Uno dei percorsi più suggestivi, incluso anche nel programma del Festival del Camminare, la passeggiata nell’antico bosco di San Martino, attraversando lecci e macchia mediterranea fino a raggiungere il percorso GTE ed il vecchio mulino a vento, con la sua suggestiva vista sul golfo di Portoferraio da una lato e Lacona dall’altro.
Info:
Dormire
Vecchia casa colonica incastonata nelle rosseggianti scogliere di Monte Grosso. Gli appartamenti si affacciano sul canale di Corsica e sull’Isola di Capraia. A pochi minuti di auto dal borgo marino da Cavo che offre tutti i comfort e servizi e la lunga spiaggia in mista sabbia e ciottoli. Il piccolo ristorante, Ristoro dell’Amandolo, è segnalato da Slow Food.
In posizione panoramica sul Golfo di Lacona con spettacolare vista sull’Isola di Montecristo.
Azienda Agricola Le Cime
La vasta proprietà dell’azienda (1 ettaro e mezzo) situata in posizione panoramica, quasi sul crinale del versante, è coltivata a vigneto e ortaggi e dispone di oltre 200 piante di olivi. La casa colonica padronale ospita un confortevole bilocale.
L’appartamento dista solo 3 km dalla spiaggia in sabbia più vicina, quella della Biodola e dalle altre belle spiagge di Scaglieri e Forno.
Si trova a soli 60 metri dalla spiaggia di Campo all’Aia e a pochi minuti dal centro abitato di Procchio. L’agriturismo dispone di un terreno di 3,4 ha, in gran parte utilizzato per la coltivazione della vite (per la produzione di vino da tavola e passiti), con una zona dedicata al frutteto e all’orto.
Mangiare
Dopo una lunga camminata niente di meglio che farsi stuzzicare il palato dalla cucina elbana, ricca e varia, principalmente a base di pesce e verdure come lo stoccafisso alla riese, la sburrita di baccalà, gli zeri ammarinati (zeri marinati), il gurguglione con riso al nero di seppia, il polpo lesso e la schiaccia briaca (una focaccia dolce con pinoli, uva passa e vino Aleatico).
L’ Enoteca della Fortezza è un posto speciale per gustare sapori, ma anche per immergersi dentro la storia di Portoferrario: ricavata all’interno delle mura cinquecentesche delle Fortezze Medicee, da cui si domina il panorama incantato del centro storico e del golfo di Portoferraio. Qui c’è lo zampino di Slow Food. Non a caso al suo interno potrete assaggiare e conoscere i migliori prodotti dell’Arcipelago toscano, fonte inesauribile di scoperte dove assaggiare tutti i prodotti DOC del territorio e non solo. Noi consigliamo un bel bicchiere di Aleatico (uno dei migliori vini passiti Italiani a bacca rossa), magari accostato ad un dolce tradizionale Elbano.
Consigli in Zona
Un altro indirizzo nel paradiso dell’ecoturismo? Antico Casale Poggio di Sole, un rustico in pietra d’inizio ‘900 che si trova in località Lacona.