Presentazione
Questi sono gli unici tratti in cui si prosegue in direzione nord per poi piegare a ovest: per il resto la direzione sarà quasi sempre sud-sudest. Sulla destra, delle colline accompagnano il ciclista fino a Monfalcone, dove si entra nella pianura veneto-friulana, propaggine nord-orientale della più famosa pianura padana. Il paesaggio è qui composto principalmente da un continuo alternarsi di campi coltivati e piccoli borghi. Gli alberi e i tratti all’ombra sono praticamente inesistenti. Si attraversano uno dopo l’altro tutti i principali fiumi affluenti del mare Adriatico nella pianura, fra cui anche l’Isonzo, il Tagliamento e il Piave, dove fu arrestata l’avanzata austro-ungarica durante la Prima Guerra Mondiale.
Collega Trieste con Leuca. Litoranea per eccellenza tocca la riviera più ricca di spiagge. La parte dal Delta del Po a Trieste è inserita in EuroVelo 8.
La Ciclovia Adriatica inizia a Muggia seguendo la ciclabile Parenzana, una vecchia ferrovia che collegava Trieste a Capo d’Istria.
La parte alta da Trieste al Delta del Po è caratterizzata da un paesaggio unico costituito da una successione di lagune separate dal mare da isole sabbiose abitate. La Serenissima si può attraversare solo recandosi all’imbarcadero e utilizzando il servizio pubblico del ferry-boat, essendo il centro storico interamente pedonale.
La città di Venezia è la più importante dell’area, ma altri siti più piccoli mantengono la stessa atmosfera Grado, Caorle, Chioggia. Quindi il Delta del Po che si attraversa agevolmente per incontrare altre valli come a Comacchio e Ravenna. Inizia ora una serie, interrotta solo dal Monte Conero, di spiagge dall’Emilia Romagna alla Puglia. Diversi tratti ciclabili consentono di alleggerire il rapporto con la SS16 e questa dotazione lentamente viene crescendo nel tempo. Da Ravenna a Cervia, da Pesaro a Fano da Chiaravalle a Falconara con il ponte ciclabile sull’Esino.
Da Civitanova a San Benedetto/Porto d’Ascoli tra viabilità costiera e piste ciclabili non si sfiora nemmeno la statale 16 salvo alcuni ponti sui fiumi. In Abruzzo situazione simile con maggiore continuità del corridoio e con il bel ponte ciclabile di Pescara.
Oltre Ortona parecchi km di ex ferrovia costiera aspettando di essere trasformati nella Ciclabile dei Trabocchi per cui ora si pedala sulla SS 16 fino a Termoli. Oltre il ponte del Biferno poco dopo Termoli possiamo abbandonare la statale per entrare in Puglia lungo strade più tranquille passando per Chieuti e Lesina punto di partenza per il giro costiero del Gargano impegnativo, ma bellissimo e con traffico modesto se si esclude il periodo estivo di luglio e agosto. In alternativa al periplo del Gargano una variante interna consente di proseguire oltre Manfredonia per le saline di Margherita di Savoia. A seguire la catena delle città costiere Barletta, Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Bari collegate da viabilità minore e tratti dismessi della SS 16. Dopo Bari la principale risorsa oggi utilizzabile dal ciclista sono le complanari alla SS16, che hanno un traffico non elevato anche se non trascurabile. Si arriva così a Brindisi utilizzando tratti della consolare via Appia Traiana rivitalizzata come ciclovia. Dopo Brindisi gli insediamenti energetici e industriale ci allontanano dalla costa e raggiungiamo Lecce su viabilità minore fra ulivi secolari. Dopo Lecce impegniamo la costiera per Otranto quindi Leuca sulla costa alta sul mare con diversi saliscendi: anche in questo caso la stagione turistica estiva ci porta traffico su quest’ultima direttrice. Si veda in dettaglio la guida per la adriatica pugliese (non aggiornata rispetto al tracciato GPS Bicitalia):
La rilevazione nel tratto pugliese della ciclovia è stato possibile grazie al contributo della Regione Puglia – Assessorato Infrastruttre strategiche e Mobilità