Da Santa Margherita all’Agririfugio passando per il Mulino del Gassetta
L´odore del mare è il ricordo iniziale di questo viaggio ed è proprio dal mare che ha inizio il nostro primo giorno di viaggio. A Niasca dove ha sede l’Outdoor Portofino, un piccolo angolo di paradiso nella baia di Paraggi, incontriamo le guide della Cooperativa Dafne (Divulgazione Ambientale e Formazione Naturalistico-Ecologica) e del LABTER (Laboratorio Territoriale del Parco Portofino) e iniziamo con loro il nostro trekking nel parco, tutelato e protetto fin dal 1935 dallo stato italiano.
Tantissimi sono i sentieri che portano alla scoperta della ricchezza e della varietà di questa terra, occupata, una volta, da mulini. Dal litorale si arriva alla montagna in poco tempo, attraverso salite rocciose e sentieri immersi nel verde, dove ogni tanto si scorgono ruscelli, e piane verdissime e coperte di fiori.
Tutto questo senza perdere di vista il mare, che è sempre al nostro fianco o alle nostre spalle, e il panorama da qui lo rende ancora più affascinante.
Dopo quasi un’ora di cammino, arriviamo al Mulino del Gassetta: dal restauro di un antico macinatoio è nato un centro dedicato ai visitatori del parco che unisce ambiente, tradizione, cultura e ristoro.
Qui pranziamo rigorosamente con piatti genuini preparati secondo l´ispirazione e la disponibilità dei prodotti di stagione. Prima, però, siamo messi alla prova … la prova del pesto è un test eno-gastronomico ligure!
Dopo il pranzo, e dopo aver visitato l´ecomuseo dove è possibile conoscere gli antichi ingranaggi che facevano funzionare il mulino, riprendiamo il nostro cammino attraverso un percorso molto panoramico di circa due ore con il mare sempre al nostro fianco.
La tappa più caratteristica è Base 0: sede di postazioni militari nella seconda guerra mondiale, permette un’ampia veduta sul mare incorniciato da torrioni e pinnacoli di roccia.
Quindi proseguiamo fino all’Agririfugio Molini.
Da San Fruttuoso alla baia di Niasca
A malincuore abbandoniamo l´agririfugio e scendiamo verso l´Abbazia di San Fruttuoso per iniziare la seconda giornata, dedicata alla scoperta dell´area marina protetta di Portofino.
Monastero benedettino, abitazione di pescatori e poi per secoli proprietà dei Doria, l´Abbazia è circondata dalla natura del promontorio, incastonata in una deliziosa baia.
Ora di proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano) e al suo interno comprende il museo con tutte le testimonianze della vita dell´Abbazia e dei monaci e le tombe dei Doria.
Dopo la visita, con il gommone raggiungiamo Portofino e da lì, a piedi, ritorniamo a Niasca, alla sede di Outdoor Portofino, dove ci aspetta la gita in canoa!
A causa del mare agitato non riusciamo a fare l´itinerario completo fino al faro e al Cristo degli Abissi, ma viviamo un’emozionante esperienza e vediamo anche un nido di gabbiani!
Outodoor Portofino organizza, infatti, escursioni naturalistiche alla scoperta dei segreti del promontorio in modo assolutamente ecocompatibile usando mezzi che possono arrivare in luoghi reconditi nel totale rispetto della natura (canoa, kayak, vela).
Vi abbiamo convinto? D´ora in poi, Portofino non sarà più solo vip, ma trekking, mare, natura e tanto altro!
Che cosa aspettate, allora, a fare un week end qui?
Dormire
L’Agririfugio Molini, “rifugio agricolo” nel cuore del Parco alle spalle di San Fruttuoso, con vista meravigliosa sulla costa. Accoglienza familiare e semplice, immersi nella natura e nella pace. La cena è a base di prodotti coltivati negli orti intorno al rifugio, cosi come la colazione il giorno dopo, con miele e yogurt di loro produzione.
Mangiare
Il nostro tour non può che terminare con una cena tutti assieme al Ristorante La Cambusa, che si affaccia sul porto di Santa Margherita Ligure.
Solo qui è possibile gustare i gamberi rossi presi proprio dai pescherecci di Santa Margherita… e noi che li abbiamo provati vi possiamo dire che sono buonissimi!