Trekking a cavallo di tre giorni nel quale con la prima tappa si raggiungerà, attraverso il fosso della Vena, il versante orientale dell’Appennino fino ad arrivare al suggestivo borghetto di Bacciardi, cena e pernottamento presso un agriturismo locale .
Seconda giornata alla scoperta del massiccio del Nerone. Si attraverseranno le praterie dove pascolano i cavalli allo stato brado e percorrendo i crinali panoramici si raggiungerà il paesino di Pianello di Cagli, famoso per le selle artigianali; rientro a Bacciardi nel pomeriggio.
L’ultimo giorno, passando il fosso dell’Eremo, i sentieri e i boschi del Monte Montiego e le bellissime colline del Montefeltro, si farà ritorno al punto di partenza.
Sono sempre i crinali (che nelle giornate limpide consentono di buttare lo sguardo fino ai Sibillini o anche al Gran Sasso) le praterie (soprattutto nel versante della Montagnola dove centinaia di cavalli pascolano liberi) e i fossi (dai quali nei mesi primaverili scorrono torrenti gonfi d’acqua) a caratterizzare questo trekking.
Particolarmente impegnativa la terza tappa che prevede il superamento del fosso dell’Eremo ed anche altri brevi sentieri che in parte, per ragioni di sicurezza, verranno affrontati a piedi.
Dettagli per i trekking
L’appuntamento per la partenza dei trekking a cavallo nelle Marche e nell’Appennino Centrale è fissato per le 8,30 circa all’agriturismo.
Per tutti coloro che arriveranno il giorno prima è messo a disposizione il rifugio dove poter stendere sui materassini della struttura il proprio sacco a pelo (servizio compreso nel pacchetto).
Per i trekking di almeno tre giorni viene offerta una piccola cena di benvenuto.
I partecipanti dovranno portarsi una borsa/zaino nella quale mettere l’occorrente per la sera, alla fine della tappa giornaliera.
Non servono troppe cose ma di certo non dovranno mancare sacco a pelo, cambi di vestiti, asciugamani, un beauty case, considerato soprattutto che in alcuni casi il bagno sarà all’aperto (si cerca di alternare nel limite del possibile una notte in campo base, e quindi tenda, a una notte in struttura; nel primo caso può anche succedere che il campo venga montato in mezzo alla natura).
Un furgone trasporterà il bagaglio e saranno i ragazzi che pensano alla logistica a consegnarvelo a fine giornata. Per le poche cose da portarsi appresso durante la cavalcata giornaliera, ciascun sottosella è munito di due tasche/bisacce.
Le selle generalmente usate (non senza qualche eccezione) sono quelle western.
Il trekking a cavallo nelle Marche sarà confermato quando si raggiungerà la quota minima di 4 partecipanti. All’atto della prenotazione sarà richiesta una caparra di circa un quinto dell’importo totale. Se le condizioni climatiche dovessero essere estremamente sfavorevoli e il viaggio fosse per questo annullato la caparra verrà naturalmente restituita.
La struttura è raggiungibile solo in auto ma se qualcuno non fosse auto munito è possibile essere prelevati nel paese di Fermignano.
Da non dimenticare: scarponcino da montagna o comunque comodo, magari con una para non troppo ingombrante (ci sarà la necessità di percorrere alcuni tratti a piedi), ghette, vestiario anti-pioggia, sacco a pelo, torcia (meglio se frontale).
Partecipare col proprio cavallo: nel momento in cui il trekking sarà confermato con almeno 4 partecipanti che usufruiscono dei cavalli della struttura, chi volesse aggregarsi al gruppo col proprio cavallo potrà farlo. Questi potranno usufruire di una riduzione sul prezzo di 1/3.