La transumanza che proponiamo è un rito che si ripete ormai da alcuni anni.
Non è solamente una pratica equestre ma un movimento simbolico di riappropriazione e valorizzazione di territori e tradizioni.
La nostra transumanza, così come quella tradizionale, parte da un’esigenza pratica: spostare il nostro branco di cavalli dalla sede di Roma a quella di Velletri e viceversa, per i campi estivi.
L’occasione ci ha portato a trasformare questa esigenza in un viaggio di quattro giorni in cui decine di uomini, donne e bambini accompagnano i cavalli attraverso il Parco dell’Appia Antica e quello dei Castelli Romani.
Un’esperienza intensa, a contatto con la natura, dove il lavoro di squadra nella gestione del branco è di fondamentale importanza.
La transumanza vuole muovere persone e cavalli, trasformando per qualche giorno la nostra cultura in una cultura nomade; vuole tutelare l’ambiente, scegliendo una modalità “eco” di stare in viaggio; vuole promuovere i territori che attraversa, dimostrando che è possibile fare turismo “slow” assaporando lentamente tutti i paesaggi che si incontrano; vuole praticare una diversa esperienze equestre, fatta di cavalli, cavalle, donne, uomini e bambini che non si pongono obiettivi sportivi, ma
traggono senso dall’esperienza in sé e dalla relazione reciproca.
Durante il viaggio si lavora sul “sapere”, sul “saper essere” e sul “saper fare” come abilità da condividere con il gruppo e non più patrimonio di un singolo.