Tutte le attività mirano a sviluppare le capacità cognitive e sociali dei bambini attraverso l’osservazione, il gioco e le dinamiche di aggregazione.
Il nostro intento non è di fornire competenze equestri fini a se stesse, ma di creare una forma di sensibilità verso l’ambiente, le tradizioni, i propri simili e “l’altro” rappresentato dal cavallo, che diventa a tutti gli effetti attore e soggetto pensante con cui imparare a relazionarsi.
È proprio questa dinamica a fornire ai bambini, quasi per magia, le competenze di base che li renderanno indipendenti nella gestione del cavallo. Si può lavorare in campo come in un prato, in un paddock o in un ambiente chiuso.
Gli incontri hanno un setting situazionale dettato dalle stagioni, dalle attività proposte, dai desideri dei bambini e dei cavalli, e costituiscono un divertente percorso di crescita in grado di sviluppare capacità relazionali attraverso l’attività ludica e il lavoro di squadra di cui il cavallo è parte integrante.
Dunque niente gare, niente agonismo, niente vinti né vincitori. Non ci sono obiettivi da raggiungere né risultati da portare a casa: solo così il bambino può imparare a vivere le sue esperienze nel presente e a riconoscere la soggettività dell’animale al punto da arrivare a considerarlo un vero e proprio compagno di avventure.
I cavalli diventano nostri compagni in un percorso di crescita personale mediata dagli operatori che
sviluppa in primo luogo la capacità di ascolto e osservazione dell’altro, sottraendosi alla logica
dell’obiettivo e della performance per centrarsi sul valore costruttivo dell’esperienza.