Per un turista moderno l’arrivo alla stazione ferroviaria dei Bagni di Tivoli (Roma) in piena estate e nelle primissime ore del pomeriggio è come un viaggio nella sceneggiatura di un film western di Sergio Leone: si scende sui binari asfaltati, sole a picco, vento secco che solleva mulinelli di polvere, biglietteria chiusa, nessun’ anima in giro solo un piccolo bar a lato della stazione che serve qualche imperturbabile cliente.
Confesso di aver dubitato di aver fatto la scelta giusta, ma dopo il primo momento di smarrimento ho chiesto informazioni alla barista per raggiungere il mio hotel e ho scoperto, con un certo compiacimento, che si trovava proprio al termine della via, a 5 min dalla stazione di Bagni di Tivoli.
Il Victoria Terme Hotel  infatti si trova all’interno del parco termale le Terme di Roma ed è inserito in una struttura architettonica risalente al 1860 e restaurata nei primi anni 2000 che comprende, oltre alle piscine storiche, un centro benessere e l’hotel a 4 stelle.

Un po’ per la stanchezza accumulata durante il viaggio un po’ per l’orario, ho pensato di approfittare subito delle piscine termali che per i clienti dell’hotel costano un po’ meno, € 10.00 a persona più il costo del lettino di € 5.00 (per tutti gli altri il costo d’ingresso nei giorni feriali è di e € 13.00).

TIVOLI TERME

Le acque termali, dette acque Albule per il colore biancastro dell’acqua e il caratteristico odore di uovo marcio, scaturiscono da sorgenti carbonico-sulfuree conosciute ed utilizzate sin dall’antichità che si trovano a nord della via Tiburtina. Hanno una portata d’acqua di 3.000 litri al sec. e mantengono una temperatura di 23° durante tutto l’anno, fatto che assicura un beneficio notevole per il massaggio e la tonificazione del corpo. Inoltre queste acque hanno degli effetti terapeutici legati alla presenza di zolfo, potente antibatterico naturale e agiscono fornendo un effetto antinfiammatorio.

Oltre alle piscine esterne infatti il centro termale è dotato di un centro benessere con vasche idromassaggio, sauna e bagno turco; un centro estetico con trattamenti per la bellezza del viso e del corpo e infine i trattamenti di medicina termale convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale. Il centro è consigliato soprattutto per “l’osteoporosi e altre forme degenerative, difficoltà respiratorie (bronchiti, riniti allergiche, sinusiti), malattie vascolari, alcune malattie della pelle (psoriasi, eczema, dermatite atopica e dermatite seborroica), disturbi digestivi, calcoli alle vie urinarie, malattie ginecologiche

Il parco dispone di 4 piscine, di cui 2 adatte ai bambini, su una superficie molto ampia, in un parco ombreggiato da palme ed eucalipti. Il parco termale è sempre molto affollato e viene molto frequentato dalle famiglie che vi trascorrono intere giornate facendo un pic-nic, giocando a carte o godendosi il sole. Al centro della struttura vi è anche un elegante bar-ristorante risalente agli anni ’20 piuttosto grande, ma vi assicuro che nei momenti di affollamento come questi già nel pomeriggio scarseggia di rifornimenti.

Unica pecca del parco termale è la chiusura alle ore 18.00 che per un luogo di villeggiatura e di cura è veramente presto – ma si tratta di una questione che andrebbe estesa a molti dei musei e dei monumenti di Roma. A questo aggiungo il malcostume di lasciare sul prato rifiuti e bottiglie di plastica, che un inserviente ha raccolto a fine pomeriggio riportando il parco in ordine, ma che danno un senso di inciviltà e la misura della poca cura e rispetto che si hanno per i luoghi e le bellezze del nostro patrimonio naturale.

Per la cena ho preferito uscire dall’hotel e avventurarmi a Tivoli che dai Bagni dista circa 8 km e che ci appare in alto su di un colle a circa 230 m sul livello del mare.

Se come me siete giunti in treno, il modo più rapido per raggiungere Tivoli è l’autobus extraurbano della C.O.T.R.A.L. che passa ogni 10 min.; il biglietto del tragitto costa € 2,20 e l’ultima corsa parte alle 24.00 ma dalle 22.30 passa solo più ogni mezz’ora. La fermata a Tivoli è quella di P.zza Garibaldi, nei pressi del chiosco dell’ufficio turistico, che vi porterà proprio nel centro storico.

Tivoli e Bagni di Tivoli sono infatti raggiungibili anche con gli autobus della C.O.T.R.A.L. che impiegano poco più di mezz’ora per arrivare a destinazione, ma a mio parere se viaggiate con le valigie il treno resta l’opzione migliore. Arrivare a Tivoli di sera non è l’ideale perché non vi permette di godere del panorama e farvi un’idea del territorio, se ancora non lo conoscete, tuttavia il centro storico di notte ha un suo fascino e l’arietta fresca che si gode da lassù è un buon motivo per non restare ai Bagni di Tivoli che offrono per lo più locali commerciali poco caratteristici.

Dopo una breve passeggiata nei vicoletti tardo medievali di Tivoli e uno spuntino veloce presso l’hamburgheria artigianale e insalateria Reginella, uno dei pochi posti animati – escluso bar e gelaterie – del centro storico, sono rientrata in hotel per programmare la visita del giorno dopo.

Tivoli la mattina mi è apparsa come un balcone sulla pianura e sulla campagna circostante, ricca di uliveti e di strane ferite biancastre sulla superficie della terra: sono le cave di travertino che in questa zona fra il fiume Aniene a est di Tivoli e il Tevere, costituisce da secoli la fonte primaria di tutti i monumenti dell’antica Roma. Dovendo forzosamente ripartire nel primo pomeriggio, decido di visitare Villa D’Este, patrimonio Unesco e meraviglioso esempio di giardini all’italiana, che insieme a Villa Adriana e Villa Gregoriana rappresentano i gioielli d’arte di questa città.

Avendo più tempo a disposizione è consigliabile visitare Villa Adriana la mattina perché si trova in una zona molto assolata e riservare la visita di villa D’Este al pomeriggio perché è più ombreggiata. Se capitate di lunedì, giornata di chiusura di Villa D’Este, optate per villa Gregoriana la mattina.

VILLA D’ESTE

Nel 1550 Ippolito D’Este (figlio di Lucrezia Borgia), Cardinale di Ferrara, venne nominato da papa Giulio III governatore di Tivoli e si sistemò nell’abituale residenza del convento benedettino di S. Maria Maggiore. Il Cardinale era un uomo abituato ai fasti e al lusso e non poteva di certo accettare di vivere negli ambienti austeri della residenza del governatore. I lavori per la realizzazione del palazzo iniziarono nel 1560 e durarono circa 20 anni. La Villa fu ampliata e sistemata successivamente sul preesistente edificio del governatorato locale e per la sua costruzione furono espropriati i terreni della valle sottostante. Una prima fase dei lavori interessò l’ex convento che venne trasformato in palazzo, mentre in seguito furono realizzati i terrapieni e fatta scavare una galleria che conduceva l’acqua dell’Aniene in una conduttura lunga 280 m. che alimenta tuttora le numerose fontane del giardino con una portata di 300 litri al secondo.

La scenografia della Villa e del Giardino ricrea come in un microcosmo il paesaggio tipico del territorio tiburtino.
Artefice di questa portentosa opera idraulica fu l’architetto Pietro Ligorio, affiancato da un nutrito gruppo di artisti e idraulici, che abbellì il giardino con 255 cascate, 100 vasche, 50 fontane, 150 piante secolari ad alto fusto, 30.000 piante a rotazione stagionale che danno alla Villa un aspetto elegante e portentoso. Numeri pazzeschi per un giardino all’italiana che a tutt’oggi è annoverato fra le meraviglie artistiche del pianeta.

In origine la Villa aveva un’altra entrata e si percorreva dal basso verso l’alto e proprio questo dovrebbe essere l’itinerario ideale per visitare Villa D’Este, tuttavia oggi i turisti vedono prima il palazzo e le decorazioni dei vari ambienti e poi il giardino. Vi consiglio di iniziare il percorso dal viale centrale, visitando il giardino in tutte le sue parti, ma se volete seguire un itinerario potete utilizzare quello del sito Tibursuperbum che offre anche molte altre informazioni su Tivoli e sulle altre ville. Sul sito, molto completo, trovate anche un’audioguida e una guida scaricabile con una piccola mappa del giardino e l’ubicazione e descrizione delle principali fontane.

Un ultimo consiglio: se potete approfittate delle aperture serali il venerdì e sabato dal 3 luglio al 12 settembre dalle 20.30 alle 24.00 (23.00 ultimo ingresso) , per vedere lo spettacolo dei giochi d’acqua e delle fontane illuminate!

Tutte le informazioni sul sito ufficiale di Villa D’Este

Dormire

Victoria Terme Hotel km 22,700 – 00011 Tivoli Terme (Roma) – tel + 39 0774 4088 – info@victoriatermehotel.it

Hotel 4 stelle, moderno, camera, ampia, accogliente, con phon, wi-fi, tv, frigobar e stupendo affaccio sulle piscine termali e il parco. L’accoglienza è stata molto buona, il personale mi ha dato tutte le informazioni di cui necessitavo e in brevissimo tempo mi è stata assegnata la camera. Pulizia buona, colazione a buffet con molta scelta di dolci e cornetti, meno varietà di piatti salati,  in bella sala con vista sul parco.

Mangiare

L’ Hamburgheria artigianale e insalateria Reginella, ha un bel dehor in una piazzetta animata nel centro medievale di Tivoli in via Sante Viola a Tivoli.  Propone una discreta varietà di hamburgher, insalate e fritture, pane fatto direttamente da loro, soffice e buono che da solo vale l’assaggio, selezione di bevande e birre dal gusto ricercato. Buono l’hamburgher di manzo, non altrettanto quello di pollo.  Possibilità di gustare frutta e macedonia fresca.

 

Patrizia Soffiati

Content editor, social media manager, seo copywriting at Tre W s.c., www.trewsitiweb.it | storytellingita.tumblr.com

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