Presentazione
L’azienda dopo essersi trasferita dalla provincia di Roma inizia la sua attività in Toscana nel 2005 grazie allo straordinario lavoro, entusiasmo ed esperienza delle due proprietarie Giovanna De Cola e Tinti De Devitiis che qui proseguono il loro lavoro sulla biodiversità animale, sull’agricolutra biologica, iniziato già dalla fine degli anni ’70 nel Lazio con il recupero di varie razze a rischio di estinzione. Nel 2006 è diventata SOTTOCENTRO FOCALPOINT FAO-ITALIA per la biodiversità con l’allevamento dell’ “Antico Cavallo Maremmano”, dell’Asino Amiatino, della Capra di Montecristo e del Suino Nero “Macchiaiola Maremmana”. Dal 2011 è Centro Pilota per il recupero e conservazione del germoplasma animale autoctono in provincia di Grosseto nell’ambito del progetto europeo VAGAL collaborando con la provincia di Grosseto e l’Università di Firenze.
‘Il Felcetone’, un’azienda vocata alla biodiversità
La biodiversità comprende tutto ciò che appartiene ad un dato ambiente, partendo dalle specie vegetali e animali e finendo alla cultura, alla struttura sociale, alle tradizioni e quando si intraprende il percorso di recupero della biodiversità di un territorio bisogna considerare la sua totalità. Il lavoro fatto con il suino nero è stato quello di partire e finire nel suo territorio rispettando le tradizioni e le metodologie peculiari di quest’area. Non solo è stato rispettato lo stato semibradio dell’animale nella fase della crescita, ma nella fase della sua lavorazione sono state recuperate anche le antiche ricette. La biodiversità è semplicemente l’opera di salvaguardia dell’espressione di un ambiente nella sua totalità.
È l’unico centro genetico per il recupero di un’antica razza di suino nero salvata dall’estinzione: la “Macchiaiola Maremmana”, razza iscritta nel Repertorio Regionale Toscano delle risorse genetiche animali. Questo suino viene allevato allo stato semi brado nella macchia con particolare attenzione al suo benessere e alle sue modalità comportamentali.
Il Suino Macchiaiolo Maremmano: nel secolo scorso, era considerata una delle razze suine più primitive e rustiche d’Italia (Borgioli, 1945; Bonadonna, 1960). Durante il XIX secolo era diffusa in tutta la Toscana, e Cristin (1861-1862) la descrive come “…pregevolissima”. Faelli (1903) al riguardo conferma che in tutta l’Italia Centrale era diffusa la varietà suina definita “Macchiaiola” o “Maremmana”, rustica, adatta al pascolo e produttrice di ottima carne, denominata anche “Romana” nel Lazio e “Perugina da macchia” in Umbria. In Toscana l’areale di maggiore diffusione comprendeva la Maremma delle province di Pisa, Siena e Grosseto, i contrafforti del Monte Amiata e il territorio alto collinare senese e grossetano.
Era considerata estinta fino a pochi anni fa, poi è stato individuato un nucleo di riproduttori alle pendici dell’Amiata e grazie al progetto Vagal è iniziato in collaborazione con l’Università di Firenze il recupero della razza.
Questo tempestivo intervento consente “oggi” di apprezzarne i prodotti considerati di “eccellenza”.
La produzione dei salumi di “Macchiaiolo” è regolamentata da un preciso disciplinare che regola l’allevamento degli animali, la loro macellazione e la trasformazione in particolare segue un’antica ricetta di preparazione in uso fino alla fine dall’800 che utilizza solo gli aromi della macchia mediterranea – aglio, nepitella, origano, timo, finocchio, salvia, rosmarino, alloro e bacche di ginepro – ma non il pepe, spezia orientale e quindi all’epoca molto costosa.
Il progetto VAGAL ha valorizzato i seguenti prodotti derivati dal Suino Macchiaiolo Maremmano:
Prosciutto (spalla, coscia)
Salame
Capocollo
Rigatino
Prodotti Freschi
L’azienda inoltre ospita un gruppo di caprini particolari: l’antica razza della “Capra di Montecristo” iscritta anche questa nel Repertorio Regionale Toscano. L’impegno prevalente dell’azienda è volto esclusivamente al recupero del genoma animale e vegetale a rischio di estinzione ed i suoi prodotti sono ottenuti seguendo antichi sistemi di lavorazione nel rispetto del territorio e della sua storia.
L’ospitalità
Il podere “Il Felcetone” è anche un luogo in cui riposare, degustare, e godere dello splendido panorama e dei suoi dintorni nell’accogliente struttura ricettiva a disposizione degli ospiti.
Le due camere, dotate di bagno privato, sono disponibili al costo di 50€ a notte, a camera, con la prima colazione oppure al costo di 50€ a persona con il servizio di mezza pensione.
Per ulteriori informazioni potete scriverci o telefonarci ai contatti che trovate qui.
L’azienda organizza degustazioni, passeggiate, incontri, proprio per far godere gli ospiti della bellezza della natura e del sapore di cibi preparati con rispetto e cura. Il Felcetone è inoltre è punto sosta della costituenda rete Ippovie Toscane.
L’azienda è inoltre dotata di un impianto fotovoltaico a isola (energeticamente autosufficiente).
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